Filippo Prestia

prestia, legno,polistirolo, tela,angelo toto

tecnica mista su tela 120 x 100

ritratto dello scultore Filippo Prestia, saccense, era tornato a Sciacca nel 1983 dopo più di un decennio di soggiorni in varie città italiane, e quasi un decennio di vita ad Abano Terme. Dal suo ritorno a Sciacca ha subito iniziato a far parlare di se i concittadini, anche grazie all’apertura di uno studio d’arte in via LIcata, un’abitudine degli artisti che il paese aveva da tempo perso. Da quel momento ha lavorato ad una serie di sculture che sono state accolte da amministrazioni e privati.

A Sciacca restano tre monumenti pubblici, il busto di Accursio Miraglia nella villetta di via Licata, la statua di Tommaso Fazello nella centralissima piazza Scandaliato e la statua al poeta Licata nei pressi della rocca Regina al porto, oltre a sculture per monumenti funebri, per sale private, fontane ed altro. La sua attività non ha mai smesso di cercare nuove forme e materiali, e nella sua bottega si trovava ogni possibile tecnica, non solo scultorea ma anche per la pittura; per esempio, riportò in auge fra i pittori locali la tecnica dell’encausto con cui diede vita alle sue prime personali in Sicilia.

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