Barna

cosimo barna, angelo toto, legno, plexiglass, led

tecnica mista plexiglass 80 x 80

Cosimo barna nasce a Sciacca (AG) nel 1953. Compie i suoi primi studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Sciacca nella sezione Ceramica .
Nel 1970 consegue il diploma di Maestro d’arte e nel 1972 la maturità artistica.
Nel 1973 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera (MI) e inizia a dipingere stimolato dall’ambiente artistico milanese (Fontana, Manzoni, Afro…).
Comincia ad esporre le sue opere nel 1974 al Premio Cavenago Brianza (MI).
Nel 1976 la sua prima personale Circolo di Cultura di Sciacca e nello stesso anno al Circolo di Cultura di Campobello di Licata (AG). Il tema :“Ultimi sogni di un adolescente” presentato da Nino Parravicini.
Nel 1977 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera e con Giuseppe Basile e Stefano Pizzi inizia a coordinare una serie di incontri sulla teoria dell’arte, affrontando il tema “Costruire L’opera”. Agli incontri, che si terranno presso la “Nuova Ars Gallery” Milano parteciperanno critici e studiosi d’arte fra i quali Andrea Del Guercio, Roberto Sanesi, Lisa Belotti, Mario de Micheli, Giorgio Seveso e Claudio Annaratone. Nello stesso anno espone a “Villa Malpensata” – Lugano, nella sede della Banca D’Italia a Roma e alla “Nuova Ars Gallery” Milano.
Nel 1983 riprende il suo cammino con due personali al “Kursall” di Lugano e alla Galleria “Lo Stacco” di Patti (Messina).
Nel 1984 insieme ad altri 40 artisti partecipa all’occupazione creativa della Brown Boveri (la nota fabbrica di cavi elettrici) trasformando lo spazio abbandonato in
una grande estemporanea di pittura. L’operazione viene considerata un momento importante per l’arte milanese. “Cattedrale” così era stata ribattezzata la Brown Boveri dopo l’intervento artistico e la trasformazione da fabbrica abbandonata ad atelier, ne parleranno i maggiori quotidiani e riviste del settore italiano. Fra gli altri, Vittorio Fagone (Video magazine), Enrico Baj (Corriere della sera), Pierre Restany (D’Ars), Giulio Ciavoliello (Fash Art), Lea Vergine (Panorama). Nel 1985 la “Brown Boveri” diventa un video e una mostra fotografica curata da Giò Marconi, e saranno presentati presso lo “Studio Marconi” Milano e nello stesso anno, alla “Galleria Nove Colonne” di Bologna ed alla Biennale Giovani di Barcellona (Spagna).
Nel 1986 con Milo Sacchi, Hossein Golba, e Francesco Garbelli partecipa, con la mostra “Poetica delle cose”, al recupero degli spazi dei “Murazzi” del Po a Torino. In quella occasione, Enrico Baj sulla terza pagina del Corriere della sera (25 giugno 1986) scriveva: “Cosimo Barna presenta le forme del tempo, costituite da personaggi totemici lignei, scarni ed allungati, alla Giacometti…” e con “Vitto sussidiato” nell’ex caserma di Gargnano (BS) catalogo a cura di Francesca Alfano Miglietti – “Nuova Prearo Editore “ Milano.
Nel 1987 viene invitato da Eduardo di Mauro ad esporre alla “GE.MI.TO. l’ultima generazione artistica del triangolo industriale”. La mostra si è tenuta nel Palazzo del Valentino a Torino, catalogo Fabbri Editori. Nello stesso anno con Enrico Baj e Milo Sacchi organizza, alla “Galleria Fuxia “ a Verona, “Giardino magico” una mostra progetti di fontane. Maria Campitelli su “Juliet art magazine” scrive: “Cosimo Barna… ha fornito un altro lirico progetto di fontana brulicante di segni/pesci…”
Nel 1988 partecipa con Nigro, Pinelli, Garutti ed altri, ad una collettiva per i dieci anni di attività della “Galleria Artra” Milano e viene indicato da Luca Donati in un articolo apparso su “Class” di aprile, fra i 100 pittori contemporanei su cui puntare.
Nel 1989 e 1990 espone con due mostre personali alla “Galleria Artra” Milano e viene inserito da Enrico Baj nel libro “Ecologia dell’arte… tendenze… della pittura moderna” Rizzoli Editore. Nello stesso anno Chiara Guidi sulla rivista “Titolo” scrive: “Cosimo Barna costruisce la sua opera, un’opera intrecciata alla vita di tutti i giorni, per coglierne gli attimi, le immagini…” e Manuela Gandini, su “Juliet art magazine” in occasione della mostra alla “Galleria Artra” scriverà: “il lavoro di Barna si configura inequivocabilmente come messa a frutto dell’eredità delle avanguardie …” e Roberto Caracci su “Tema Celeste” scrive: “scatole di latta smaltate…..disposte l’una su l’altra,a formare torri e piramidi è questo uno dei motivi più originali e appariscenti della mostra di Cosimo Barna”.
Nel 1991 a Milano, personale alla “Galleria Decidue arte”, e partecipa ad una collettiva presso lo studio “Ennesse”.
Nel 1992 espone, con una personale di scultura “Mare nostrum” alla “Galleria Cardi” Milano. Sull’ars combinatoria delle installazioni (Torri in latta) Martina Corgnati ha scritto che “l ‘artista non si limita a costruirla: la dipinge. E lo fa, scatola per scatola, con gli stessi colori ,con lo stesso segno ripetuto migliaia di volte in modo di dare al tutto un’unitarietà imprescindibile e solidissima. La pittura di Barna si inserisce nella concatenazione di azioni ed elementi assolutamente necessari uno all’altro… senza nessun prima, né dopo”. Della mostra si occuperà Roberto Caracci con un articolo su “Tema Celeste, arte contemporanea”.
Nel 1993 espone con una personale allo “Studio Nino Soldano” Milano.
Viene invitato ad “ITERART” – 1° itinerario nell’arte contemporanea milanese – Palazzo dell’Arengario – Milano , nel catalogo della mostra Floretta Casati scrive: “Cosimo Barna trasmette la pazienza di costruzione, la perfezione di finitura….e la dinamicità della Torre (Macauda) che cresce”.
Partecipa con Agnetti, De Dominicis, De Maria, Delvoye, Paladino e Trotta ed altri a “Lassù qualcuno ci ama?” “Galleria Cardi” Milano.
Nel 1994 tiene una personale alla Galleria “Laboratorio Canu” Milano.
Nel 1995 personale “Lord Byron” Milano. Viene invitato alla mostra “Anni 90 Arte a Milano – Artisti e Artisti designer nella Città” Galleria Credito Valtellinese Palazzo delle Stelline Milano, a cura di Rolando Bellini – “ Abitare Segesta Cataloghi”. Nella sezione Nuovi Materiali Lucilla Saccà scrive “come tema della sua arte la rappresentazione del lavoro svolto nella sua terra di origine, le sue sculture-oggetto portano nomi antichi, Sicania,Pantalica,Macauda e sottolinea la consapevolezza delle proprie radici”.
Nel 1997 e nel 1998 espone al “Centro d’Arte L’Idioma” Ascoli Piceno con una personale ed una collettiva.
Nel1999 dopo una personale alla Galleria “Ciocca Arte Contemporanea” a Milano,
Cosimo Barna a causa di un’allergia provocata dagli smalti sintetici e dallo smog è costretto ad abbandonare Milano e a ritornare a Sciacca . Si prende la sua bella pausa ma intanto come lui stesso ricorda “il magazzino del pesce salato era tornato ad essere laboratorio di idee”.
Nel 2003 la scintilla si accende di nuovo, nella maniera forse più inaspettata, “è stato un viaggio a Tunisi ad illuminarmi” , racconta “sono stato colpito dai lavori dei ceramisti nordafricani, un’idea più ampia di quello che si può fare appunto con la ceramica”.
Da questa nuova fase nasce “Mediterraneo” una rielaborazione della Torre eseguita con materiali di antica tradizione.
Nel 2005 Nino Soldano propone al Sindaco di Gibellina Vito Bonanno una scultura da inserire nell’arredo urbano della cittadina –museo,(dove già esistono opere di grandi maestri scultori e pittori come Fausto Melotti, Pietro Consagra ,Arnaldo Pomodoro,Albero Burri, Carla Accardi,Mimmo Rotella,Mario Schifano,Alighiero e Boetti,Giulio Turcato) e cura la personale di opere su tela che si tiene al Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina
Nel catalogo della mostra Domenico Catagnano ha scritto “ecco allora perché “Mediterraneo” rappresenta contemporaneamente un approdo, quindi un punto d’arrivo, ma anche una partenza in quanto il Mediterraneo è mare aperto”.
La mostra viene segnalata Corriere della Sera pagina Cultura , TG COM Canale5
“Casa & Giardino” rivista di arredamento, Accursio Soldano scrive “sono viaggiatori dentro un foglio di mare….
Nel 2006 viene invitato da Marco Meneguzzo alla mostra “SICILIA!”,40 artisti siciliani dalla generazione “eroica” dell’immediato dopoguerra,fino ai giovanissimi, alla Galleria Credito Siciliano di Acireale (CT).

Questo elemento è stato inserito in 2013. Aggiungilo ai segnalibri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.